< BACK
HOME
BACK
HOME

Dom Pérignon Rosé Vintage 2009

Rosa elegante, perlage fine e persistente. Il naso è raffinato, all’attacco fugaci aromi di rosa, olio d’arancia e zafferano, lentamente il bouquet si amplifica e diventa più caldo, dominato da frutti rossi, lampone e ciliegia, e da note scure di cassis e fico. Trionfa al finale la dolcezza, con note di pan di zenzero e liquirizia.
Al gusto, il palato è morbido e profondo. Dopo una prima sensazione di morbidezza e rotondità, il frutto appare in tutta la sua maestosità, ricco e generoso. Il vino mostra tutte le sfumature aromatiche del Pinot Noir – lampone, fico, fragola, ciliegia – amplificate dalla delicatezza, dall’eleganza minerale e dalle note cristalline dello Chardonnay.

Questo Champagne Brut Rosé Vintage, della maison Dom Pérignon, è prodotto con uve di Pinot Noir proveniente dai Grands Crus di Aÿ e Bouzy e dai vigneti Premier Cru di Hautvillers, tra i più prestigiosi della regione della Champagne. È ricco, cremoso e rotondo, carico di tensione, potenza e persistenza, già stupendo oggi ma capace di fantastiche evoluzioni almeno per il prossimo decennio, se non oltre. È un gioiello, regalatoci direttamente dal grande e talentuoso chef de cave Vincent Chaperon.

Dom Pérignon è solo raro e Millesimato. Ogni bottiglia è un autentico atto di creazione, ottenuto dalle migliori uve di Pinot Noir e Chardonnay di una singola vendemmia, in percentuali che variano da un anno all’altro, tra un 50/50 e un 60/40 a favore di una delle due.

Così Dom Pérignon si reinventa a ogni annata e rifiuta i compromessi, rinunciando alla creazione del Millesimato quando il raccolto non è all’altezza.

Ecco perché di alcune annate non esistono bottiglie né è possibile definire a priori quante se ne produrranno in un anno, impossibile inoltre trovare in commercio bottiglie di Dom Pérignon senza l’indicazione del millesimo.

Il nome della maison si ispira all’eredità creativa e alla storia dello Champagne e di Dom Pierre Pérignon, giovane monaco benedettino che nel 1668 fu nominato cantiniere dell’Abbazia di Hautvillers, affacciata sui vigneti della regione della Champagne:
la sua passione per l’eccellenza enologica lo spinse a voler creare il “miglior vino nel mondo” per servire la sua comunità e la gloria di Dio.

L’idea di legare il suo nome a quella del monaco di Argonne fu del presidente di Moët & Chandon, Robert-Jean de Vogüé, il padre dello Champagne Dom Pérignon che nasce come Cuvée de Prestige della maison.

Fu lui a far preparare una bottiglia che riproducesse le caratteristiche di quella realizzata alcuni secoli prima da Pierre Pérignon.

450,00

Translate »